Molti mi chiedono come poter ottimizzare la fiscalità del proprio portafoglio titoli.
La legge fiscale italiana è complessa (non è una novità) e pesante in termini di prelievo (e anche questa non è una novità).
I 3 regimi fiscali attualmente opzionabili hanno tutti delle lacune che producono distorsioni anche gravi.
Per esempio, considerando la stragrande maggioranza delle posizioni di residenti fiscali italiani, quest’ultimi hanno optato per il regime di risparmio amministrato.
Significa che un portafoglio che contenga vari titoli che il fisco giudica fiscalmente diversi, non possono compensare tra di loro minusvalenze e plusvalenze all’interno dello stesso dossier titoli.
Mi spiego meglio:
Se ho conseguito 100 € di plusvalenza sul titolo azionario Alfa non posso compensare le minusvalenze del fondo comune Beta.
In questo caso devo pagare 26€ di tasse che la banca che ho eletto sostituto d’imposta, mi preleva e le minusvalenze le potrò compensare con altre plusvalenze nel comparto fondi non oltre il 4° anno.
Questo è il meccanismo a mio parere assurdo che si va a formare nella gestione dei propri risparmi e che può rappresentare un problema anche sulla performance.
Proviamo a pensare di reinvestire tutta la plusvalenza senza che sia depotenziata da questo meccanismo di prelievo e possiamo subito intuire la potenzialità in termini di aumento della performance grazie al reinvestimento degli utili.
Ma come è possibile conseguire questo risultato ovviamente rispettando le leggi fiscali nella loro totalità?
E’ possibile attraverso un conto assicurativo molto usato dalle banche ma che non permette al cliente di poter scegliere gli asset da inserire.
In pratica esistono gli strumenti ma sono del tutto standardizzati con dei costi che superano il 3% annuo nella maggioranza dei casi.
Il risultato è che non solo non si sfrutta il meccanismo per mancanza spesso di performance a causa degli alti costi ma anche, spesso, ci troviamo di fronte a costi di uscita o impossibilità di poter scegliere cosa inserire nel “contenitore” che spesso sono fondi della stessa emittente.
Insomma un classico pasticcio da conflitto di interesse.
La soluzione però esiste ed è anche alla portata di tutti:
Un conto assicurativo con la possibilità di scegliere gli asset da inserire e con dei costi molto contenuti.
Se ti interessa puoi pure cliccare su questo link.
https://meetings.hubspot.com/ale21