Un tasso di inflazione target di circa il 2% viene spesso fissato dalle banche centrali come parte del loro quadro di politica monetaria. Esistono diversi motivi per cui un livello moderato di inflazione è generalmente considerato auspicabile:
- Stabilità dei prezzi: un tasso di inflazione basso e stabile aiuta a mantenere la stabilità dei prezzi nell’economia. Un’inflazione estremamente elevata o estremamente bassa può creare incertezza nella mente dei consumatori e delle imprese, rendendo difficile la pianificazione per il futuro. Si ritiene che un livello moderato di inflazione, intorno al 2%, possa trovare un equilibrio tra evitare la deflazione (che può portare a una riduzione della spesa e alla stagnazione economica) e prevenire un’inflazione galoppante (che erode il potere d’acquisto e distorce il processo decisionale economico).
- Evitare la deflazione: la deflazione, o una diminuzione prolungata del livello generale dei prezzi, può essere problematica per un’economia. Quando i consumatori si aspettano un ulteriore calo dei prezzi, tendono a ritardare gli acquisti, il che può portare a una riduzione della domanda e a un rallentamento economico. Ciò può creare un circolo vizioso di declino dell’attività economica e aumento della disoccupazione.
- Facilitare la politica monetaria: le banche centrali utilizzano le variazioni dei tassi di interesse e altri strumenti monetari per gestire l’economia. Un tasso di inflazione target del 2% offre alle banche centrali la possibilità di abbassare i tassi di interesse nominali durante le recessioni economiche. Se l’inflazione fosse troppo bassa o negativa, i tassi di interesse potrebbero già essere prossimi allo zero, limitando la capacità della banca centrale di stimolare l’economia attraverso la politica monetaria convenzionale.
- Incoraggiare la spesa e gli investimenti: un’inflazione moderata può incoraggiare la spesa e gli investimenti perché riduce il valore reale del denaro nel tempo. Le persone sono più propense a spendere e investire il proprio denaro quando si aspettano che il suo valore diminuisca leggermente nel tempo. Ciò può contribuire a stimolare l’attività economica e la crescita.
- Adeguamenti salariali: l’inflazione può rendere più semplice per i datori di lavoro adeguare i salari. In un’economia in crescita con un’inflazione stabile, i salari tendono ad aumentare nel tempo. Questo aggiustamento può aiutare a mantenere un equilibrio tra costo del lavoro e produttività.
- Gestione del debito: un’inflazione moderata può aiutare i mutuatari riducendo efficacemente l’onere reale del debito. Ad esempio, se prendi in prestito denaro oggi e subisci una lieve inflazione, ripagherai il prestito con denaro che varrà meno in futuro.
È importante notare che l’obiettivo del 2% non è una regola ferrea che si applica universalmente a tutte le economie. Diverse banche centrali e paesi potrebbero avere tassi obiettivo leggermente diversi in base alle circostanze economiche, alle tendenze storiche e agli obiettivi politici. Inoltre, raggiungere esattamente il 2% di inflazione può essere difficile a causa di vari fattori che influenzano i livelli dei prezzi, come shock dell’offerta, progressi tecnologici e condizioni economiche globali.
Quello che però pochissimi sanno è che questa percentuale non è altro che un dato statistico che riguarda l’oro.
Quando le monete erano ancorate al valore dell’oro (tallone aureo), l’inflazione era inesistente ed impossibile visto che era impossibile l’espansione della massa monetaria se non contro garantita da oro.
Quindi se avevi oro in cassaforte emettevi il controvalore in moneta altrimenti non potevi.
Ma l’oro è stato estratto tutto. Certamente no e quindi creandosi nuovo oro, quello esistente per via dell’abbondanza, valeva meno.
Ma quanto nuovo oro viene estratto all’anno.
Circa il 2% !
Ecco che per dare una parvenza di solidità delle attuali monete FIAT, i banchieri centrali si affannano a portare l’inflazione ad un livello “come se davvero l’oro lo avessimo in cassa”.
Insomma, le regole economiche Keynesiane si basano sulla coercizione all’uso, al debito monetario e soprattutto sulla copia della natura della moneta.
Ma sempre una copia rimane ed infatti non funziona
Se vuoi saperne di più puoi leggere il libro che ho scritto proprio su questi argomenti cliccando qui: La finanzata ideale
Disclaimer:
RACCOMANDAZIONI GENERALI
Le presenti informazioni sono state redatte con la massima perizia possibile in ragione dello stato dell’arte delle conoscenze e delle tecnologie. Il presente documento non è da considerarsi esaustivo ma ha solo scopi informativi. La pubblicazione del presente documento non costituisce attività di sollecitazione del pubblico risparmio. Le informazioni ed ogni altro parere resi nel presente documento sono riferiti alla data di redazione del medesimo e possono essere soggetti a modifiche. Il consulente non deve essere ritenuto responsabile per eventuali danni, derivanti anche da imprecisioni e/o errori, che possano derivare all’utente e/o a terzi dall’uso dei dati contenuti nel presente documento. Il consulente non assume responsabilità in merito al trattamento fiscale degli strumenti illustrati. Nel caso in cui l’utente intenda effettuare qualsiasi operazione è opportuno che non basi le sue scelte esclusivamente sulle informazioni indicate nel presente documento, ma dovrà considerare la rilevanza delle informazioni ai fini delle proprie decisioni, alla luce dei propri obiettivi di investimento, della propria esperienza, delle proprie risorse finanziarie e operative e di qualsiasi altra circostanza.