I contratti derivati: i futures

Nov 20, 2023Analisi tecnica

Oggi parliamo di un argomento che per tanti consulenti indipendenti o società di consulenza indipendente è un tabu’.

Influenzare i clienti dicendo che gli strumenti derivati siano un male assoluto non è corretto perchè come ogni casa di questo mondo può essere uno strumento utile per la gestione del rischio oppure uno strumetno pericoloso per la gestione dei risparmi.

Non è però in assoluto un argomento che bisogna bollare come “cattivo”.

Anzi.

I futures sono strumenti antichissimi e nascono proprio per ridurre i rischi delle transazioni finanziarie e commerciali.

Ecco un breve riassunto della loro storia:

I contratti futures hanno origini antiche, ma il concetto moderno di contratti futures negoziati in borsa ha radici più recenti. Il trading dei primi contratti futures standardizzati ha avuto inizio negli Stati Uniti nel XIX secolo. Ecco alcuni momenti chiave nella storia dei futures:

1. **Risicoltura agricola negli Stati Uniti (1800):**
– Nel corso del XIX secolo, gli agricoltori statunitensi si sono trovati ad affrontare il rischio di prezzi instabili per le loro colture. Per gestire questo rischio, iniziarono a stipulare accordi contrattuali tra di loro per la consegna futura di prodotti agricoli a prezzi prefissati. Questi accordi possono essere considerati precursori dei contratti futures moderni.

2. **Creazione del Chicago Board of Trade (CBOT) nel 1848:**
– Il CBOT è stato uno dei primi mercati delle commodity negli Stati Uniti. Nel 1865, il CBOT ha introdotto i primi contratti futures standardizzati per il grano. Questi contratti fornivano agli agricoltori e agli acquirenti un mezzo più efficiente per proteggersi dalle fluttuazioni dei prezzi.

3. **Standardizzazione e regolamentazione (1900-1930):**
– Nel corso del XX secolo, la standardizzazione dei contratti futures e la regolamentazione del settore sono aumentate. La creazione della Commodity Exchange Act (1936) negli Stati Uniti fornì un quadro giuridico per il trading di commodity futures.

4. **Sviluppo di altri mercati (XX secolo):**
– Con il passare del tempo, altri mercati in tutto il mondo hanno sviluppato i propri contratti futures. Ad esempio, la London Metal Exchange (LME) nel Regno Unito ha iniziato a offrire contratti futures sulle materie prime metalliche.

Oggi, il trading di futures è diventato un mercato globale con una vasta gamma di strumenti finanziari, non limitato solo alle commodity agricole, ma estendendosi a valute, tassi di interesse, azioni e molto altro. I principali centri per il trading di futures includono le borse statunitensi come il Chicago Mercantile Exchange (CME) e il Chicago Board Options Exchange (CBOE), nonché borse internazionali come la LME di Londra.

Il trading su futures è un tipo di trading derivato che coinvolge l’acquisto o la vendita di contratti futures su merci o strumenti finanziari. I futures sono accordi legalmente vincolanti per acquistare o vendere un bene specifico (come materie prime, valute o indici azionari) a un prezzo concordato in una data futura prestabilita.

Ecco una spiegazione semplificata del trading su futures:

1. **Contratto Futures:**
– Un contratto futures è un accordo tra due parti per acquistare o vendere un bene in futuro a un prezzo fissato oggi. Il contratto specifica la quantità, la qualità e la data di scadenza del bene.

2. **Parti Coinvolte:**
– Chi compra un contratto futures è detto “long” (ha la posizione long).
– Chi vende un contratto futures è detto “short” (ha la posizione short).
– Entrambe le parti sono vincolate all’accordo e devono adempiere al contratto alla scadenza.

3. **Scopo del Trading:**
– Gli investitori si impegnano nel trading su futures per speculare sui movimenti dei prezzi o per coprire il rischio di prezzo associato a un bene sottostante. Ad esempio, un produttore agricolo può utilizzare i futures per fissare un prezzo per i suoi raccolti in anticipo, riducendo così il rischio di fluttuazioni di prezzo.

4. **Margine:**
– Per negoziare futures, gli investitori devono depositare un margine in contanti, che funge da garanzia per coprire eventuali perdite. Questo margine può essere una piccola percentuale del valore totale del contratto.

5. **Leva Finanziaria:**
– Il trading su futures spesso coinvolge l’uso della leva finanziaria, il che significa che gli investitori possono controllare una quantità maggiore di contratti rispetto all’importo del margine che devono depositare. La leva finanziaria amplifica sia i guadagni che le perdite.

6. **Chiusura del Contratto:**
– La maggior parte dei trader non mantiene effettivamente il contratto fino alla sua scadenza. Possono chiudere la loro posizione vendendo il contratto prima della scadenza, guadagnando o perdendo sulla differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita.

È importante notare che il trading su futures può essere rischioso a causa della leva finanziaria e delle fluttuazioni di prezzo. Gli investitori devono avere una comprensione chiara del mercato e delle dinamiche dei futures prima di iniziare a negoziare. Inoltre, possono essere necessarie conoscenze più avanzate rispetto al trading di azioni.

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“Quest’articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all’investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l’acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell’investitore”

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