Un 2022 dove è successo di tutto non potrà certamente essere ricordato come l’anno preferito nella storia delle nostre vite finanziarie.
Vediamo di ripercorrere un anno di eventi.
L’evento più “distuptive” è stato senza dubbio l’attacco della Federazione Russa all’Ucraina che ha determinato un immediato panico nel settore delle materie prime energetiche.
Lo shock è stato elevato ma forse non inaspettato visto che dai primi giorni dell’anno i mercati finanziari hanno iniziato a ritracciare i loro valori a ribasso.
Questo evento ha cambiato tutto e nonostante le speranze che il conflitto durasse poco tempo, ci ritroviamo a scrivere a fine anno con ancora nulla all’orizzonte sul fronte di un cessate il fuoco.
Andiamo con ordine con i risultati al 30.12.2022 da inizio anno:
Principali Indici azionari
MSCI WORLD -18,06%
S&P 500 -18,55%
NASDAQ 100 -31,57%
EURO STOXX50 -8,33%
FTSE MIB -9,31%
Principali Indici Obbligazionari
Titoli di Stato USA 10 anni -21,24%
Titoli di Stato Tedeschi 10 anni – 24,810%
Titoli di Stato Italy 10 anni – 33,040%
Principali Materie Prime
Oro -1,69%
Petrolio +5,78%
Cambio con dollaro USA
Euro/dollaro -6,56% (per noi area Euro significa un + 6,56%)
Come possiamo vedere il 2022 nonostante gli sforzi e il contributo che solitamente restituisce la diversificazione, in realtà, c’è stata una correlazione molto forte che eccezionalmente ha legato i mercati finanziari di tutto il mondo.
Addirittura portafogli totalmente obbligazionari, che mediamente gli intermediari interpretano come poco rischiosi, hanno realizzato una de-performance superiore alle azioni (aziende) dimostrando, come vado a dire da tempo, che la stagione dei tassi a zero ha generato un mostro psicologico ed economico.
Il mostro psicologico:
CREDERE CHE I MERCATI POSSANO SOLO CRESCERE
Dal 2009 con interruzioni di poco conto nel 2018 e più importante nel 2020 (lockdown) i mercati ogni anno hanno chiuso con un segno positivo. Questo ha generato un’abitudine errata di continua crescita del patrimonio tramite gli investimenti.
ATTENZIONE che lo stesso mostro genera l’errata abitudine della continua perdita o diminuzione del valore del patrimonio.
La realtà è che i mercati in modo erratico (imprevedibile) si muovono dentro a delle onde di crescita e discesa dei prezzi espressi sui mercati.
In pratica, stiamo vivendo la normalità dei loro movimenti.
Il mostro economico:
DEBITO GRATIS
I tassi a zero o quasi ha generato una crescita inflazionata dei profitti grazie agli effetti di politiche monetarie espansive (un modo keynesiano di dire per creare nuovi debiti “gratis”) e quindi gonfiati dall’illusione della moneta abbondante.
Lo stesso Marx aveva predetto la fine del capitalismo quando i tassi di profitti del capitalista non produttore ma solo proprietario del capitale sarebbero stati a zero.
Marx non sbagliava solo su questo punto ma sull’insieme della sua sballata teoria economica ma se anche lui aveva notato una distorsione del sistema con i tassi a zero, allora un campanello d’allarme doveva suonare nei lussuosi uffici della varie banche centrali.
Questo non è avvenuto e la bolla è stata creata proprio dai creatori di moneta che, in surplus rispetto alle esigenze degli operatori economici, tende a deprezzarsi.
Questa l’eredità del Quantitive Easing di Draghi, che detta così sembra anche affascinante (noti anche tu che tutto ciò che profuma di fregatura lo dicono in inglese?), ma tradotto in termini da osteria è “stampare denaro dal nulla e qualcuno poi pagherà”. Basta che non siano loro ovviamente.
C’è stato quindi un tentativo di attacco al sistema capitalista e liberale?
Probabilmente si. Anzi dalle politiche di controllo, restrizioni e limitazione della libertà di movimento e spostamento dei capitali che abbiamo vissuto, possiamo dire che il tentativo di “golpe” (stile cinese) c’è stato ma che per fortuna sembra essersi arrestato o almeno rallentato per il rifiuto dei popoli occidentali a tale abominio.
Un razionale motivo di ottimismo
Cosa quindi aspettarci dal 2023?
Mi sovviene un’intuizione che apparentemente poco c’entra con l’andamento dei mercati finanziari ed è quella del grande Galileo Galilei, non tanto per la sua formulazione finale sul moto della terra attorno al sole, ma quanto alla scoperta, secondaria per i suoi ragionamenti, del comportamento del pendolo oscillatorio nel 1683 al Duomo di Pisa.
Non esiste una sola forza che continui ad espandersi in un’unica direzione. Sia essa negativa o positiva. Si torna al fulcro (valore zero) per poi andare verso un massimo.
Ovviamente un pendolo ha un’oscillazione regolare perchè le forze in campo sono regolate dalla forza di gravità e dalla lunghezza della fune che lo sostiene, ma in finanza che tipo di similitudine esiste?
Senza voler scomodare giganti assoluti della scienza e matematica (lungi da me!) possiamo osservare come i mercati finanziari hanno comportamenti erratici (apparentemente casuali nel breve) ma costanti nella loro oscillazione nel lungo periodo.
Tendono quindi ad oscillare attorno a dei valori medi che sono propri rispetto all’attività finanziaria studiata.
Come per un pendolo, possiamo affermare in maniera empirica, che si trova al punto massimo di una sua oscillazione, tornerà al fulcro per poi continuare verso un nuovo massimo opposto, se un mercato ha oscillato verso un massimo (o minimo) tenderà a tornare verso il suo fulcro (punto zero) per poi espandersi verso il senso opposto.
La grande differenza tra la un pendolo e un indice azionario è che non c’è la stessa regolarità.
Quello che sappiamo però sono i limiti esterni dell’oscillazione su base statistica delle oscillazioni.
In questo modo riusciamo anche, con alte probabilità (noi di San Marco Capital usiamo il 90% dei casi o confidenza) , a capire se siamo alla fine dell’espansione dell’oscillazione o meno.
Queste sono le nostre elaborazioni di fine anno con il posizionamento nella “Campana Gaussiana” del rendimento del 2022.
Avvertenze e spiegazioni: Di seguito l’immagine colloca i rendimenti ANNUALI dei vari anni nella distribuzione normale Gaussiana. Significa che associa ai rendimenti anche le probabilità storiche di trovarsi nella media o nelle “code” positive o negative. Troviamo quindi un interessantissimo studio riguardo le obbligazioni e le azioni Americane.
Anticipo che le obbligazioni hanno avuto il peggior rendimento di sempre!
Le azioni invece in uno degli anni peggiori ma non il peggiore in assoluto.
Il rettangolino rosso il 2022.
Cerchiati in rosso invece gli anni successivi.
Entusiasmante!
Possiamo quindi, desumendo dal passato e dal concetto del “pendolo” o rimbalzo che i peggiori anni di performance sono seguiti da poderosi rimbalzi che ne equilibrano la media.
Per esempio leggiamo assieme:
Obbligazioni USA:
Peggiori anni: 1980-1994-1999-2022 con ribassi > -15%
Migliori anni: 1982-1995-2000 con rialzi da +40% a +15%
Azioni USA:
Peggiori anni: 1931-1937-2008-2022 dal -37% al -55%
Migliori anni: 1933 > +50% – 1938 > +30% – 2009 >+20% 2023> (??)
E il 2023? farà quello che ha sempre fatto o ci troviamo davanti ad un unicum della storia?
Dipende da noi. Vedere il lato positivo significare fare affari. Convincersi che il mondo finirà porta alla non-azione e alla paura e a ripeterci (come nel marzo 2020) che il mondo finirà domani.
Pensieri negativi generano grandi affari per gli intermediari finanziari pronti a proporre obbligazioni e depositi bancari a tassi che sembrano confortanti ma che rispetto ai dati futuri di rendimento appena descritti sono un nulla.
Non lasciamo ai soliti (grandi investitori) di fare affari perché loro comprano e noi (piccoli/medi) vendiamo o continuiamo a guardare quel segno meno sul dossier titoli.
Il dossier titoli non è il conto corrente. Il meno sul conto corrente significa che quei soldi non ci sono più.
Il meno nel dossier titoli non significa nulla se non vendiamo come anche il + sempre se non vendiamo!
E’ solo un’illusione ottica che condiziona la mente!
Questo deve essere piantato a km di profondità nel terreno della certezza in ognuno di noi.
Maturare una mentalità vincente sui mercati passa anche da un cambio di mindset.
Su questo punto, gli sforzi di scrivere, fare conferenze, corsi, convegni, scrivere un libro per rafforzare questi concetti sono importanti ma anche inutili se non c’è la volontà di fare un salto verso la conoscenza razionale delle cose umane.
Facciamo assieme questo sforzo che è solo mentale. Niente più!
Ricordiamo che tutto ciò che ci circonda è matematica ma che quest’ultima viene condizionata dall’Azione Umana (che vi invito a leggere cliccando qui) e attraverso questo processo, la matematica diventa economia e poi finanza.
Da l’Azione Umana di Ludwig Von Mises (economista liberale):“Mises vede il calcolo economico come il problema più fondamentale in economia. Il problema economico per Mises è quello dell’azione. L’uomo agisce per dissipare i sentimenti di disagio, ma può riuscire ad agire solo se comprende i nessi causali tra i fini che vuole soddisfare e propri mezzi a disposizione. Il fatto che l’uomo risieda in un mondo di causalità significa che deve affrontare scelte precise su come soddisfare i suoi fini. L’azione umana è un’applicazione della ragione umana per selezionare i mezzi migliori per soddisfare i fini. La mente razionale valuta e classifica diverse opzioni. Questo è il calcolo economico”
Non mi resta, in attesa di vivere assieme un anno (anzi più anni!) di successi e crescita, di augurarTi un bellissimo San Silvestro e uno splendido 2023.
Grazie ancora per la fiducia che umilmente cerco sempre di guadagnarmi operando al meglio, anche sbagliando come ogni essere umano, ma sempre con la consapevolezza che il denaro, frutto della fatica, per quanto mi riguarda rappresenta l’opportunità di raggiungere obiettivi che non sono mai un accumulo fine a se stesso ma deve assolvere a progetti di vita di gran lunga più importanti delle somme espresse in €.
Mi permetto, questo 31 dicembre 2022 di lasciarvi una frase che mi ha sempre colpito e spero non sia fuori luogo perchè l’intento è quello di ispirare forza e ottimismo riguardo a ciò che ci circonda (a volte spaventoso come le guerre, peggior episodio nella storia dei popoli).
Riguarda la follia.
“Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell’uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso. Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un’eterna giovinezza. La vita umana non è altro che un gioco della Follia.”
Elogio alla follia, Erasmo da Rotterdam
Un grazie di cuore.
Alessandro Trentin
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